Asplund Pavilion - Vatican Chapels – Biennale Di Architettura di Venezia 2018

Venezia, Italien
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Foto © Federico Cedrone
Zeichnung © MAP Studio
Zeichnung © MAP Studio
Zeichnung © MAP Studio
Architekten
MAP studio
Standort
Venezia, Italien
Jahr
2018
Bauherrschaft
Pontificium Consilium de Cultura
Team
MAP – Studio Magnani Pelzel Architetti Associati, Francesco Magnani, Traudy Pelzel
Assistant
Matteo Sirinati
Assistant
Chiara Dalla Valle
Assistant (model)
Alberto Zago
Consultant
Luigi Cocco
Builder
Alpi Spa

Il padiglione temporaneo è dedicato all’esposizione dei disegni dell’architetto Gunnar Asplund (1885-1940) per la Cappella nel bosco del cimitero Skogskyrkogården a Stoccolma, che costituisce il tema guida dell’esposizione del padiglione della Città del Vaticano alla Mostra Internazionale d’Architettura della Biennale di Venezia 2018.
Il padiglione, interamente realizzato in legno, sarà l’unico manufatto a tema non espressamente religioso a servizio dell’esposizione.

L’elemento nella sua assolutezza intende alludere sia alla stereometria degli edifici d’appoggio (EKONOMIBYGGNAD) disegnati da Asplund e Lewerentz per il cimitero di Skogskyrkogården, sia al tema e alla spazialità della capanna-rifugio nella natura.
Una sorta di assoluto domestico che mutua, dalle tradizionali lavorazioni nordiche del legno e in particolare dalle Stavkirke, un lessico vernacolare reinterpretato.

Il manufatto – lungo circa 11,00 m, alto 8,00 m, sorretto da undici portali in legno lamellare che definiscono dieci campate - si configura sostanzialmente come una copertura a falde dalla proporzione verticale enfatizzata, caratterizzata da un rivestimento continuo in scandole lignee interrotto solo dalla presenza di una serie di lucernari triangolari filofalda posti su entrambi i lati.

Si immagina che lo spazio espositivo sia definito da un forte contrasto cromatico tra il materiale ligneo scuro delle scandole esterne e il legno chiaro del rivestimento interno, opportunamente illuminato da luce zenitale resa più morbida attraverso una schermatura a controguscio.

L’allestimento per l’esposizione dei disegni è integrato alla struttura stessa del padiglione: un unicum che definisce l’intero spazio interno ospitando, nell’articolazione dello spessore delle pareti, le riproduzioni dei disegni di progetto di Gunnar Asplund per la Skogskapellet, i testi e i plastici.

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